Come trovare target più in profondità (Prima Parte)

Quante volte mi hanno fatto la domanda: “Ma qual è il detector che va più in profondità?” oppure: “Come posso andare più in profondità col mio metal detector?”. Se avessi ricevuto un centesimo per ogni volta che mi è stata rivolta questa domanda, bhè, forse non dovrei più lavorare per mantenermi.

In realtà rispondere a questo quesito in modo assoluto non solo è molto difficile, ma direi praticamente impossibile. Sicuramente ci sarà qualcuno che dirà: “Semplice… basta comprare questo detector qui… o montare questa piastra qua… e, FIDATI, con queste impostazioni ‘sfondi’ di sicuro!”. Ho letto mille volte frasi del genere e, onestamente, non mi hanno mai convinto…

Ho pensato quindi di scrivere una serie di articoli, di cui questo è solo il primo, dedicati a spiegare quali sono le strategie, le tecniche e le soluzioni più pratiche per migliorare la nostra capacità di trovare target più in profondità rispetto a quello che normalmente facciamo.

Non vi fornirò “formule magiche”, o trucchi per modificare il vostro detector in modo che possiate raggiungere profondità miracolose. Di contro vi fornirò spiegazioni tecniche, con un linguaggio semplice, e condividerò con voi la mia esperienza personale, insieme a quella di alcuni miei amici esperti cercatori.

Iniziamo subito…

Per cominciare, vi do una cattiva e una buona notizia. Iniziamo con la cattiva…

“Trovare i target in profondità è abbastanza difficile…”

Non vorrei scoraggiare subito i miei affezionati lettori ma è la pura e semplice verità. Trovare oggetti metallici nobili in profondità, colpi di fortuna a parte, non è semplice. Richiede esperienza, conoscenza di numerosi fattori, e una certa applicazione e pazienza.

Ma ecco la buona notizia!

“Esistono tecniche e strategie per migliorare in modo davvero eclatante
la nostra capacità di trovare target ‘buoni’ a profondità maggiori del normale”

Si! Ve lo assicuro! Con le giuste conoscenze e con l’uso intelligente dei nostri strumenti potremo SICURAMENTE ottenere risultati sorprendenti. Come? Bhè… Non vi resta che continuare a leggere questi articoli e poi andare sul terreno a verificare di persona!

La prima cosa da fare è capire un po’ meglio quali sono i fattori in gioco e iniziare a farsi un’idea più chiara di quali mosse compiere per raggiungere il nostro obbiettivo: aumentare notevolmente la profondità dei nostri ritrovamenti.

“Let’s start from the beginning” (cit. Larry Holmes, ex Campione del Mondo dei Pesi Massimi)

Qui di seguito elencherò una serie di elementi base che sono coinvolti nella ricerca di target metallici attraverso un metal detector. Vi potrà sembrare una parte scontata e noiosa, ma vi assicuro che non lo sarà e che è FONDAMENTALE per comprendere meglio quei principi che ci aiuteranno a raggiungere il nostro scopo.

Fondamentalmente i soggetti/oggetti coinvolti nella ricerca sono questi:

  • L’Operatore: perché senza di lui non ci sarebbe l’attività di ricerca
  • Il Metal Detector: lo strumento che ci è indispensabile per trovare i target
  • Il Terreno: è il luogo fisico dove il nostro target è nascosto
  • Il Target: il cui ritrovamento è l’obbiettivo che ci siamo posti
  • Gli Strumenti di Scavo e Recupero: indispensabili per estrarre i target dal sottosuolo
  • Le Condizioni Esterne: in questa categoria potremmo includere le interferenze, i disturbi, le condizioni climatiche e quant’altro possa influenzare le prestazioni della nostra ricerca.

Nel corso dei vari articoli svilupperemo questi punti fondamentali sia in modo specifico che in sinergia con gli altri elementi. Questo perché l’attività di ricerca è essenzialmente un SISTEMA, ovvero una serie coordinata di fattori che, se ottimizzata, porta ai risultati d’eccellenza che cerchiamo di ottenere.

La vera bravura del Cercatore è proprio nel saper armonizzare tutti questi aspetti e saper prendere decisioni o elaborare strategie corrette nel miglior modo possibile, sapendo anche essere flessibili per ottenere sempre il top dal proprio strumento e dalle condizioni del momento.

IL_SISTEMA_METAL_DETECTING

 

Iniziamo la nostra analisi dal primo, e sicuramente più importante, dei fattori coinvolti.

L’OPERATORE

Anche se potrà sembrarvi retorico e scontato, l’Operatore è la vera chiave di volta di tutto il sistema. Non solo perché sarà colui (o colei) che utilizzerà lo strumento elettronico, ma soprattutto perché sarà il responsabile di una serie di scelte e decisioni sia precedenti all’inizio della ricerca sia sul campo. Vi ricordo un assioma fondamentale del metal detecting: “La possibilità di trovare un target con un metal detector sono direttamente proporzionali alle capacità intellettive e dall’esperienza e flessibilità del suo operatore” (E del suo Fattore “C”, aggiungo con un pragmatico sorriso).

Nel precedente paragrafo ho fatto cenno al concetto di “scelte”, sia precedenti all’inizio della ricerca che direttamente sul campo. Queste decisioni saranno critiche per il successo nell’obbiettivo che ci siamo preposti, ovvero trovare target più in profondità. Confidare sulla semplice fortuna o affidarsi ciecamente ai “consigli dell’amico” potrebbero portarci ad un bel fiasco. Vediamo quindi quali sono le scelte che l’Operatore deve compiere, nel modo più oculato possibile, per ottenere i migliori risultati.

L'OPERATORE

  • “Scegli con cosa confrontarti”

Vi potrà sembrare assurdo ma scegliere quali tipi di target ci interessa di più trovare è un elemento fondamentale del successo della nostra attività: trovare oggetti più in profondità del normale. Mi aspetto subito una critica: “Ma come posso ‘scegliere’ il target da trovare? Sono sepolti! Mica sono un veggente!”. Questa considerazione, ovviamente vera 5 lire 1860 Vittorio Emanuele II Re Elettoin senso generale, può essere allo stesso fuorviante. Se infatti DECIDIAMO di focalizzare le nostre strategie su un certo tipo di target, o quantomeno su un insieme ristretto, le probabilità di successo aumenteranno in modo esponenziale, come avrò modo di spiegare in modo dettagliato nel prosieguo dell’articolo.

Scegliere, consapevolmente, quale tipo di target intendiamo trovare a profondità maggiori è più equivalente alla strategia attuata dai pescatori esperti: decidono PRIMA quali tipi di pesci insidiare e, di conseguenza, scelgono la giusta canna da pesca, la migliore tecnica, magari la migliore pastura, la migliore esca e la montatura più efficace. E’ ovvio che se puntiamo a pescare trote potrebbe capitarci, con un po’ di fortuna, di prendere anche cavedani o altri tipi di pesci. Allo stesso modo, se decidiamo di focalizzarci sulle monete di bronzo, potrebbe capitarci di trovare anche monete d’argento. Bhè… sarà comunque un bel ritrovamento, non credete?

Ma vi chiederete perché vi suggerisco di scegliere prima su quale target concentrarsi in prevalenza.

La risposta è piuttosto semplice: a seconda del tipo di target sarà opportuno scegliere lo strumento migliore e la tattica migliore a seconda delle varie condizioni o, qualora si disponga solo di un metal detector, di cercare di fare il possibile per adattarlo al meglio.

  • “Studia il terreno di gioco”

Finanziamenti-per-Metal-Detector-300x262Una volta deciso quale tipo di target ci interessa di trovare a profondità superiori, dobbiamo fare un’altra cosa di fondamentale importanza: studiare bene il luogo, il tipo di terreno, le condizioni ambientali e le possibili fonti di disturbo che potranno ostacolarci. La conformazione fisica (pianura, montagna, spiaggia, campo arato etc), gli ostacoli naturali e artificiali (rocce, piante, erba alta, paletti etc), il livello di mineralizzazione (ferrosa e/o alkalina-salina), la vicinanza di sorgenti di interferenze elettromagnetiche (EMI: tralicci dell’alta tensione, ripetitori radio o cellulari, etc) sono solo alcuni dei fattori critici da tenere in considerazione per adottare la migliore strategia. A seconda della situazione, dobbiamo essere pronti a scegliere la giusta combinazione “detector-piastra-stile di ricerca” o qualora fossimo vincolati ad un solo detector, alla scelta delle migliori impostazioni possibili in quella situazione particolare. E non solo… La scelta degli strumenti di recupero, come pale, zappe o i comodi pinpointer saranno molto importanti da questa prospettiva.

  • “Preparati a faticare un po’”

shovel_ground_3192840bPiù il target è profondo, più sarà necessario scavare per recuperarlo. Sembra un’ovvietà ma è la pura e semplice verità e dobbiamo tenerne conto per organizzarci al meglio. Una volta scelto il target da cercare e aver studiato il terreno, la scelta del miglior strumento di recupero è altrettanto importante per due motivi: deve essere funzionale alle condizioni del terreno e deve permetterci di faticare il meno possibile per poter essere in grado di sostenere il dispendio di energia per tutto il tempo che desideriamo cercare. Molti cercatori usano zappette, “maleppeggio” o coltelli da scavo per scavare i target. Se desideriamo recuperare i target più profondi, tali strumenti spesso rappresentano un limite. L’energia utilizzata per “zappettare” un target oltre una certa profondità potrebbe essere troppa e potremmo desistere dall’impresa. In pratica, per coloro che cercano i “deep target” suggerisco l’utilizzo di una robusta vanghetta che, sicuramente, permette di arrivare a maggiori profondità di scavo senza essere eccessivamente faticosa da utilizzare.

  • “Non è tutt’oro ciò che luccica…”

hqdefaultCon questa ironica frase voglio porre l’attenzione su un concetto FONDAMENTALE nella ricerca di target profondi. Se siamo abituati a cercare confidando sulle capacità di identificazione e discriminazione dei metalli che i moderni metal detector offrono, ci dovremo confrontare con una dura realtà: lo stesso target, che magari a 5-10-15 cm suona “buono”, quando supera una certa profondità inizierà a suonare come “non buono” o, quantomeno, “dubbio”.

Questa è un’altra fondamentale regola del metal detecting con la quale dobbiamo confrontarci in modo serio ed ineluttabile. Le attuali tecnologie non sono in grado, superata una certa profondità del target, di fornire un’indicazione affidabile sulla loro natura. E’ un limite intrinseco che dobbiamo accettare e che deve essere da stimolo per migliorare le nostre capacità di interpretazione dei segnali. Sebbene le innovazioni tecnologiche portino miglioramenti continui, i sistemi attuali stanno crescendo non più in modo lineare e proporzionale, ma stanno migliorando solo per guadagnare qualche cm in più rispetto al recente passato. Diventa quindi fondamentale la capacità dell’operatore di saper interpretare i segnali emessi dal detector anche quando ci danno informazioni che porterebbero normalmente a pensare che si tratti di un target non buono.

Ovviamente tutto questo è possibile grazie all’esperienza del cercatore, ma anche la conoscenza di come funziona un detector e come “reagisce” in determinate situazioni potrà esserci utilissima. Scopo di questa serie di articoli è proprio questo: aiutare il cercatore ad accumulare esperienza, che ovviamente è necessario fare sul campo, in modo intelligente, capendo meglio i “perché e i percome” delle risposte del nostro strumento.

  • “Impara a conoscere la tua arma”

hqdefault (1)La conoscenza approfondita del proprio metal detector è essenziale. Studiare a fondo le sue caratteristiche, le sue possibilità, ma soprattutto i suoi limiti è assolutamente necessario se si aspira a trovare target molto profondi. Bisogna essere pronti mentalmente ad accettare che, superate certe profondità, il nostro metal detector non si comporterà più come ci aspettiamo, almeno non più come si comporta con i target a profondità relativamente contenute. Per acquisire esperienza in questo senso sarà necessaria pazienza, voglia di sperimentare e, di conseguenza, un po’ di dispendio energetico extra rispetto alle nostre normali sessioni di ricerca. La nostra bravura starà nel cercare di capire come utilizzare al meglio le informazioni, visive o acustiche, che il cercametalli ci fornirà durante la ricerca o, addirittura, capire che si sta procedendo nella direzione sbagliata e sarà necessario modificare non solo il nostro modo di cercare, ma magari anche la configurazione del nostro detector con l’acquisizione di altre piastre o altri accessori.

Attualmente sono in commercio metal detector per tutti i gusti e tutte le tasche: dagli economici entry-level fino a macchine ultra sofisticate e programmabili. Ciò che voglio spiegarvi qui non è tanto basato sull’ovvia considerazione: “Per andare più in profondità… comprate un metal più costoso e sofisticato”, tutt’

Leonardo Ciocca
Leonardo Ciocca

altro. Ciò che vorrei farvi capire è che, a prescindere dallo strumento che possedete, sarà SEMPRE possibile, in un modo o nell’altro, guadagnare in profondità. Che abbiate speso 200 Euro o 2000 Euro per acquistare un metal detector non fa differenza. Se applicherete le strategie contenute in questi articoli migliorerete SICURAMENTE le performance in profondità e, con un pizzico di fortuna, sarete in grado di trovare target buoni più a fondo.

Qui si conclude la prima parte di questa serie di articoli. Nei prossimi andremo ancora più a fondo e fornirò informazioni dettagliate e pratiche per raggiungere l’obbiettivo prefissato…

Stay tuned!

Leonardo Ciocca
AMD Tech Team

2 pensieri riguardo “Come trovare target più in profondità (Prima Parte)

  • 16 Luglio 2020 in 14:19
    Permalink

    Quello che hai scritto corrisponde ad una realtà totale sul campo, io opero in spiaggia ed applicp da molto le tue tecniche e danno eccellenti risultati , prima di tutto sul il mio ace 300j escludo letacche che non mi interessano e lascio solo circa un quinto delle tacche dove sono comprese monete correnti e la maggior parte dell’oro, naturalmente con i numeri vdi riesco ad evitare linguette di lattine e barattoli di cocacola etc, per quanto riguarda come giustamente dici tu la ricerca in spiaggia io ho fatto le prove seppellendo nella spiaggia a varie profondita una fede di oro due euro 1 euro 50 centesimi 20 centesimi e 10 centesiimi e sfrutto con il suono al massimo di esperienza la massima profondita raggiungibile dal mio strumento anche un suon flebile debole e distorto con determinato vdi anche se sembra cattivo invece nasconde un target buono al 90 per cento negli obiettivi da me elencati naturalmente come hai detto tu bisogana considerare tanti fattori esterni per il mio metal per esempio un ottima ricerca la da spegnendo il cellulare, non avvicinandosi ad altri strumenti o cellulari , io lavoro sempre con la sensibilita al massimo e cetto se mi avvicino alla battigia li sono costretto ad abbassare una tacca di sensibilita, in questo modo riesco atrovare una fede di oro media grandezza fino a 30 centimetri, ed una due euro fino a 35 centimetri, poi ci sarebbero tante altre cose da dire ma mi fermo qui come te grazie del tuo contributo

    Rispondi
    • 16 Settembre 2020 in 12:28
      Permalink

      Grazie mille per la tua testimonianza!

      Leonardo

      Rispondi

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