TEST: GARRETT ATX, nuova potenza Pulse Induction

garrett-atx-fullFinalmente pubblichiamo l’attesa recensione del Garrett ATX, macchina top di gamma dell’azienda texana, che ha finalmente “rinfrescato” il catalogo Pulse Induction del costruttore americano.
Le prove, realizzate in mare e terra da Mauro/”Mauroki”, peraltro possessore anche dei Garrett Infinium LS e Seahunter Mk2, hanno evidenziato caratteristiche molto interessanti sia per i cercatori acquatici più esigenti, che anche per i “terrestri” che vogliano raggiungere profondità impossibili ai VLF sui terreni più estremi. In attesa dei videotest, che saranno pubblicati a brevissimo, vi lascio al pregevole articolo di Mauro.

Buona lettura e buona ricerca!
Leonardo/”Bodhi3″
AMD Tech Team

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TEST: GARRETT ATX, nuova potenza Pulse Induction
di Mauro/”Mauroki” – editing di Leonardo/”Bodhi3″

Spesso nelle discussioni nate all’interno del gruppo AMD su questa o quella macchina e sui vari restyling che le varie case propongono, veniva spesso tirato in ballo il nuovo Garrett ATX come una nuova “veste” del loro storico Infinium LS, macchina Pulse Induction ormai piuttosto datata. Dai primi video usciti sul web traspariva che la nuova macchina sfornata dalla casa texana, i cui suoni di risposta ai target ricordavano moltissimo l’Infinium appunto, non fosse altro che una rivisitazione del box e dei comandi del vecchio detector della Garrett, per altro inserito nello chassis del loro modello militare AML-1000 RECON PRO (LINK al sito Garrett).

Quando poi il nostro amico Alberto “Mac” (Nota di Bodhi3: ecco l’articolo con le sue prime impressioni – LINK) ebbe la possibilità di avere una delle prime unità sotto mano e di farmi condividere in diretta via web le sue prove, l’impressione originaria che mi ero fatto visionando tutti i video presenti sul web ha iniziato a vacillare .

$_1Qualche giorno dopo ho ricevuto, con enorme piacere, la telefonata del distributore italiano Securitaly che mi chiedeva se fossi disposto ad effettuare qualche test sulla nuova macchina. Non aspettavo altro !!! Nei giorni successivi il corriere ha suonato al cancello e mi ha consegnato un grosso scatolone; cavoli, mi aspettavo una macchina mastodontica,  ma non certo così tanto! Apro il pacco e nel mezzo al materiale da imballo ecco che spunta una bella borsa nera. All’interno, assicurato con stappi in velcro, c’era l’ATX, la piastra di serie da 12” DD (sono disponibili anche una monoloop da 8” e una deep-seeking da 20”!) , le cuffie, la cinghia “Swingy Thing” per spazzolare alleggerendo il carico e 8 batterie ricaricabili AA con caricabatteria dedicato. Ultimo, ma non per importanza, un bel manuale interamente in italiano correttamente tradotto e di facile lettura.

Appena estratto dalla borsa la macchina mi ha dato l’impressione di grande solidità ma anche di essere veramente pesante. Ovviamente la presenza della cinghia Swingy Thing in dotazione con la macchina non ha fatto che aumentare il timore di un peso davvero consistente. Preso dalla curiosità, con delle semplici operazioni, ho allungato le aste telescopiche ed ho effettuato una prima simulazione di spazzolata. Con mia sorpresa la macchina, seppure pesante (tre kg circa) e robusta, se utilizzata con la giusta estensione delle aste risulta molto ben bilanciata.

L'ATX con la cinghia "Swingy Thing" in dotazione.
L’ATX con la cinghia “Swingy Thing” in dotazione.

La spazzolata, se fatta nella maniera corretta per un PI, non da particolari problemi. La cinghia in dotazione inoltre allevia parecchio il peso anche alle persone di bassa statura.

Passiamo ora a descrivere sommariamente i comandi: l’unità si accende tramite un selettore posto sul retro del box. Una volta acceso, ATX emette un numero di toni in funzione della carica della batteria: 3-4 toni per una batteria carica, 2 per una batteria quasi scarica, 1 per batteria da sostituire . Rispetto ad Infinium che ne è totalmente sprovvisto, in ATX possiamo anche notare una icona a forma di batteria sul pomello di comando che si accende quando la batteria diventa insufficiente per il corretto funzionamento. In questa occasione la macchina emetterà anche un caratteristico tono che ci indica che è giunta ora di cambiare i pacchi batteria.

DSCF4629Tutti i comandi sono raggruppati sulla comoda impugnatura e sono facilmente azionabili con un dito.

E’ possibile impostare il treno di impulsi PI che minimizzi i disturbi (EMI) in modo completamente automatico. Premendo l’apposito comando, la macchina va in ricerca ed inizia una musichetta che culmina con un tono che indica che ha sintonizzato l’impostazione migliore. A questo punto possiamo effettuare il bilanciamento con le consuete operazioni di “pompaggio”. La macchina offre diverse opzioni di bilanciamento: fisso, lento, medio e veloce che permettono di poter affrontare agevolmente qualsiasi tipo di terreno (le operazioni di bilanciamento sono molto più veloci di Infinium) . Bilanciata la macchina passiamo alla regolazione della sensibilità (cosa che non c’era su Infinium) che viene effettuata in maniera molto accurata con gli appositi comandi (dopo di chè io normalmente faccio di nuovo il bilanciamento).  Oltre al comando di discriminazione sull’ATX è stato introdotta una nuova importante funzione chiamata Iron Check. Questa funzione che fa si che la macchina reagisca con un tono basso (detto “grunt”-grugnito) in presenza di ferro . garrettpanel1Chi usa i PI in acqua sa benissimo cosa vuol dire trovarsi di notte in mare, non riuscire a intrappolare un target nella propria pala, e poi, dopo esserci riusciti con molta fatica rendersi conto che si tratta di un piccolo ferretto !!  Con ATX basta selezionare la funzione Iron Check e passare la piastra sull’oggetto: se il tono rimane il classico e pulito HI-LO (Acuto-Grave) il target è buono, se invece il tono diviene traballante e “gracchiato” siamo in presenza di ferro . Faccio notare che l’Iron Check funziona anche se il selettore di discriminazione è impostato su valori alti tali da discriminare l’oggetto indagato. L’unica pecca dell’Iron Check è che è in grado di investigare un oggetto che non sia a più di una quindicina di cm dalla piastra . La macchina è ora anche fornita di pinpoint che agevola nel centraggio in modalità motion. Infine ATX ha anche la possibilità di essere utilizzato in modalità no-motion . In questa modalità la macchina diventa veramente performante . L’utilizzo è sicuramente più lento e meno adatto a persone poco esperte ma i due toni alto e basso per differenziare i materiali rilevati ne fanno una funzione di sicura utilità.

In modalità motion la risposta della macchina ai target investigati è rimasta come su Infinium, a tutto vantaggio degli utilizzatori della vecchia macchina texana . I classici toni variano a seconda dell’impostazione di discriminazione. Con una Disc media di 5-6, gli oggetti “buoni” vengono rilevati col classico suono HI-LO, mentre gli oggetti da scartare “suonano”  LO-HI . Questo valore di discriminazione è più che sufficiente per eliminare  piccole viti e chiodini

Prove sul campo

Durante le mie prove ho effettuato diverse uscite in acqua della durata di 5-6 ore consecutive (durata media di un pacco batteria). L’utilizzo è stato piuttosto agevole e sinceramente non ho provato particolare fatica nella spazzolata . Durante le uscite in mare fatte con l’aiuto e il prezioso ausilio del compagni di sempre e dall’aggiunto Marco/”Metallofuso”, che ringrazio di cuore, la macchina si è sempre rilevata stabile e silenziosa. I target sono sempre stati rilevati con una reattività maggiore di quella ottenibile con Infinium e col classico HI-LO. La profondità di rilevazione è veramente notevole (vi invito a guardare i videotest che pubblicheremo a brevissimo). La centratura dei bersagli notevolmente migliorata rispetto a Infinium e grazie a pinpoint e Iron Check qualche fatica ci viene risparmiata. Ovviamente va ricordato il fatto che la macchina è immergibile fino a 3 metri.

Test MattoniIncuriosito dalla buona discriminazione e dalla grande stabilità della macchina, ho deciso di effettuare anche alcune uscite su terra, in ambienti che normalmente utilizzo per i test . Indubbiamente, trattandosi di un PI, la discriminazione ha lasciato passare oggetti ferrosi di grandi dimensioni ma, nel complesso, sia come velocità di risposta che come discriminazione della spazzatura metallica, sono rimasto positivamente sorpreso.

La macchina, se opportunamente settata, permette sorprendenti performance di profondità che possono far tornare produttivi tutti quei posti ormai considerati esausti. Inoltre, dai test effettuati sui mattoni refrattari, la macchina ha evidenziato una grande stabilità ed efficacia se utilizzata in ambienti altamente mineralizzati e con presenza di cocciami.

Pregi

Pacco batterie formato da normali pile stilo con “portapile” facilmente reperibile in commercio.
Sostituzione facile e sicura con tappo del vano batterie che è possibile chiudere anche con guanti o  mani bagnate
Utilizzo delle stesse cuffie degli altri apparecchi Garrett Pulse Induction (Infinium e SeaHunter MK2).
Possibilità di montare le piastre dell’Infinium
Immergibile fino a 3 metri

Difetti

La più grande critica che si può fare a questa macchina è il peso: 3Kg, anche se ben bilanciati, non sono sopportabili da tutti gli utilizzatori.
Le aste hanno ghiere molto precise che però hanno la tendenza a bloccarsi in presenza di sabbia o polvere.
Il copri-piastra in dotazione non è utilizzabile in acqua per problemi di galleggiamento dovuti alla sua forma “piena” .
La posizione di attacco della piastra all’asta rende si il metal più bilanciato ma da alcuni problemi nell’utilizzo in acqua in quanto la piastra stessa tende ad alzarsi anche se correttamente regolata.

In conclusione

L'Autore del Test, Mauroki/"Mauroki"
L’Autore del Test, Mauroki/”Mauroki”

Ritengo ATX una buona macchina che ha fatto fare un notevole balzo avanti al progetto Infinium mantenendo inalterate alcune peculiarità ormai note agli affezionati utilizzatori. La sua compattezza, il non avere fili esposti se non quello delle cuffie, la rendono veramente comoda per un utilizzo acquatico. Mi rammarico di non aver avuto l’opportunità di testare la piastra più piccola prodotta per ATX che sicuramente sarà molto appetibile ai ricercatori “Marinari”.  Qualcosa in più si poteva e si doveva fare per migliorare il box rispetto all’AML-1000. Nel complesso non posso che esprimere un giudizio più che positivo per una macchina che mi ha veramente divertito .

Scheda tecnica:

  • Tecnologia : PI avanzata
  • Discriminazione : Regolabile in 25 differenti settaggi
  • Bilanciamento : Automatico e contemporaneo sia su rocce mineralizzate che su acqua salata
  • Soglia : Impostabile su 25 differenti settaggi
  • Frequenza di ricerca : 730 impulsi al secondo , regolabile
  • Piastre : In dotazione standard una piastra DD da 12″ di nuova concezione
  • Accessori : mono loop da 8″ e piastra grande da 20″
  • Impermeabilità : Garantita fino a 3 metri
  • Sensibilità : Regolabile su 13 settaggi
  • Pinpoint : In dotazione
  • Riconoscimento del ferro : In dotazione

Informazioni: SECURITALY SRL – Web:www.securitaly.it

Un pensiero su “TEST: GARRETT ATX, nuova potenza Pulse Induction

  • 22 Dicembre 2015 in 15:10
    Permalink

    Codesto articolo mi trova decisamanete in accordo. In linea generale il sito web http://www.amdtt.it è postorealmente in modo efficace, lo seguo con passione.
    Ottimo lavoro, a presto!

    ulteriori spunti sono visitabili a questo link

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