Makro Racer: Bello, semplice, performante!

Makro Racer: Bello, semplice, performante!
di Mauro/”Mauroki” – © 2015 AMDTT

Ogni volta è sempre la solita storia: il corriere viene quando vuole …. Uffa!

Finalmente, dopo averlo rincorso, mi consegna un bello scatolotto con manico in plastica. Lo apro e dentro il primo strato c’è la scatola vera e propria del nuovissimo modello della azienda turca Makro, il Racer. Ottima grafica, veramente accattivante. Aperta 2015-02-12 14.10.51_resizela scatola, trovo al suo interno: il control box collegato a un moncone di asta, gli stem, un paio di cuffie Koss e la piastra di serie di tipo DD che misura 11″ x 7″ (Ndr. E’ possibile acquistare il Racer sia in configurazione “Basic Pack” che in configurazione “Pro Pack”, con anche una piastra da 5.5″ DD, custodia da trasporto, pouch portareperti, cappellino e t-shirt con logo Makro. E’ altresì possibile acquistare come optional una cuffia senza fili della Philips con dongle Bluetooth). Non posso far a meno di notare che la piastra ha un solido passacavo e finalmente un bel cablaggio morbido morbido sul quale trovo scritto che il materiale utilizzato è “composito”. Collego il connettore al control box e constato immediatamente che è di ottima qualità. Incluso nella confezione c’è anche una pratica copertura per il display e del “sottogomito”; oltre a due viti di fissaggio della piastra trovo anche due paia di guarnizioni. Completano la dotazione 4 pile stilo con caricabatteria completo di presa per rete e per auto a riprova della cura con cui la casa turca intende porre sul mercato questa macchina.

post-358-0-48848100-1419954803Assemblata la piastra monto le aste e gli stem che sono saldamente fissati con delle solide ghiere camlock che non permettono alcuna fastidiosa oscillazione. Le batterie vengono alloggiate sotto il bracciolo nel box creato per ospitare batterie, altoparlante, connettore piastra, cuffie e potenziometro di accensione e regolazione volume. Una volta montato il detector risulta ben bilanciato con un fulcro molto vicino al control box. Il peso è molto contenuto ed è di appena 1400 grammi. La bella livrea colorata e arricchita dalle serigrafie lo fanno, a prima vista, sembrare un “giocattolino”, ma una volta che si gira la manopola di accensione subito ci si rende conto che il Racer è abbastanza “cattivo”.

Dato che il tempo è troppo brutto per andare fuori a spazzolare, decido di fare anche io qualche test in aria, giusto per divertirmi un po’ e farmi un’idea di massima. Ecco i risultati:

OGGETTO ID10-GAIN70 ID10-GAIN90 ID20 GAIN70 ID20 GAIN90 ID40 GAIN90
5  CENT € 25 cm 28 cm 23 cm 25 cm 23 cm/no
10 CENT € 23 cm 26 cm 23 cm 27 cm 27 cm
50 CENT € 29 cm 29 cm 27 cm 27 cm 29 cm
€ 1,00 31 cm 30 cm 25 cm 29 cm 23 cm
€ 2,00 30 cm 30 cm 23 cm 28 cm 25 cm
200 £ 29 cm 30 cm 28 cm 28 cm 24 cm
500 £ 26 cm 28 cm 24 cm 24 cm 18 cm
Fede oro giallo 32 cm 33 cm 30 cm 32 cm 30 cm
Fede ag 28 cm 29 cm 26 cm 26 cm 23 cm

Niente male… Ma si sa che i test in aria lasciano il tempo che trovano.

Schermata 2015-02-12 alle 15.07.49Continuiamo con la descrizione della macchina. Makro ha fornito il Racer di un particolare sistema di vibrazione che “scuote” il metal ogni volta che viene rilevato un target non discriminato. Simpatico anche il sistema di accensione della retroilluminazione che può essere fissa o attivata al rilevamento di un target e ha un controllo che permette di impostarlo a 5 diverse intensità.

La macchina ha poi la possibilità di essere utilizzata in ALL METAL (monotono) con soglia ed indicatore VDI attivo oppure in due o tre toni. In queste due modalità di fabbrica sono esclusi (Ndr. Discriminati) gli VDI fino a 10 . In modalità Beach invece sono discriminati i primi 40 VDI

Approfitto finalmente del primo raggio di sole di questi giorni e decido di fare il classico test dei mattoni refrattari che ormai faccio ogni volta, in modo che chi ci segue possa trarre le proprie conclusioni comparando i risultati.

Effettuo il bilanciamento manuale premendo il trigger in avanti e con solo due “pompate” veloci sui mattoni la macchina emette un beep che segnala che il bilanciamento è avvenuto con successo. Noto subito che l’indicatore di mineralizzazione segnala un alto valore dell’angolo di fase e mostra il grafico a “torta” pieno per ¾ , sintomo di elevata mineralizzazione ferrosa. Metto la mia fede sotto e, mattone dopo mattone, arrivo a 4 !!! 16 cm di terra refrattaria compatta …. Alla faccia del giocattolino !!

Anche le prove fatte successivamente sia in ricerca vera che su target sepolti danno tutti esito positivo. La macchina riesce addirittura a incuriosire il mio compagno di ricerche Elione, notoriamente sensibile solo all’essenziale.

Non vedo l’ora di arrivare al fine settimana per poterlo provare al mare ma intanto inizio i test nel sandbox che oramai conoscete tutti.

Una cosa che ho notato nel funzionamento della macchina è che, una volta individuato il VDI numerico dell’ oggetto da escludere e selezionato il relativo valore, questo viene completamente ignorato . Ad esempio, l’ID dei comuni chiodi di ferro è 20. Impostato il discriminatore su 20, la macchina rileva tranquillamente tutto quello che ha VDI superiore senza subire alcuna masking dall’oggetto discriminato anche se lasciato volutamente vicino all’oggetto da rilevare. Peccato che la Makro non abbiano pensato di implementare un sistema discriminativo di tipo notch (Ndr. Che permette anche delle discontinuità), sarebbe stato veramente interessante.

Una funzione non richiamata nel comodo manuale in italiano è quella legata al fatto che ,se vengono discriminati tutti gli ID numerici, la macchina continua a dare una identificazione sia audio che a VDI degli oggetti rilevati, suonando il ferro con tono gracchiante e i metalli nobili con suono sempre più acuto.

Punti positivi

Mauro/"Mauroki"
Mauro/”Mauroki”

La buona Profondità di rilevazione unita a un’eccellente velocità di recovery, fanno di questo prodotto un’ottima macchina sia per chi inizia che per il cercatore esperto che vuole una seconda macchina agile, reattiva e performante senza spendere un capitale. Ottima la scelta di collocare le batterie nel piccolo vano posto sotto il comodo bracciolo e ottima la posizione del connettore delle cuffie. Altra cosa che ho apprezzato è che l’interruttore di accensione funziona anche da regolatore di volume del tono udibile. La dotazione della confezione è di prim’ordine e, per ultimo ma certamente non meno importante, la macchina viene fornita di manuale in Italiano “correttamente tradotto”.

Punti negativi

La mancanza di notch discrimination, la scarsa visibilità dell’indicatore che indica il programma selezionato e mancanza di ritenzione in memoria dei set preferiti (Ndr. Allo spegnimento si perdono le impostazioni eventualmente fatte dall’operatore, ma è questione di pochi secondi per reimpostare la macchina a seconda delle proprie esigenze). Toni “strani” per chi come me è abituato ai toni White’s in quanto le 5 posizioni di tono selezionabili producono poche variazioni. Altro neo è la posizione dell’altoparlante posizionato sotto il bracciolo. Se non si usa l’apposita cover si rischia di riempirlo di sabbia alla prima uscita.

Informazioni: MediaElettra (Distributore Nazionale) –  Web: www.mediaelettra.com

 

 

10 pensieri riguardo “Makro Racer: Bello, semplice, performante!

  • 4 Marzo 2015 in 14:13
    Permalink

    Mi ha fatto molto piacere vedere i vari test, devo dire che mi ha molto impressionato infatti, infatti ne ho già ordinato uno, non vedo l’ora di riceverlo!
    Grazie mille Mauro per i test e ovviamente anche a Bodhi3!
    Max

    Rispondi
    • 4 Marzo 2015 in 22:44
      Permalink

      Ti ringrazio per il bel apprezzamento. Spero che i nostri test siano di aiuto per effettuare delle scelte consapevoli . Saluti

      Rispondi
  • 4 Novembre 2015 in 7:48
    Permalink

    ciao a tutti
    ho preso il Makro Racer,ottimo metal,il problema sono le cuffie bluetooth,ogni tanto perdono il segnale,tengo precisare che ho preso il dongle e le cuffie Philips separati,comunque hanno confermato che sono compatibili,sapete dirmi per quale motivo ogni tento perde il segnale ??sarà un malfunzionamento del dongle?grazie e buona giornata

    Rispondi
    • 5 Novembre 2015 in 9:04
      Permalink

      Ciao Luca!
      Il Makro Racer che abbiamo testato noi non era dotato del dongle che hai tu. Hai provato a chiedere a qualche venditore ufficiale?

      Leonardo Ciocca
      AMD Tech Team

      Rispondi
      • 5 Novembre 2015 in 9:24
        Permalink

        ciao!!
        sì, non sanno spiegarmi,gli ho detto se possibile avere un altro dongle ,giusto per provare a capire,speriamo me lo spediscano….
        grazie

        Rispondi
  • 13 Marzo 2016 in 1:28
    Permalink

    Ciao Mauro, complimenti per il sito e per tutto quello che offri a noi detectoristi. Volevo chiederti una cosa semplice semplice. Ho preso da poco tempo un Makro di seconda mano, nuovissimo con ancora due anni di garanzia e perfettamente funzionante. Mi hanno detto che è la seconda versione ovvero quella con le alette della piastra più spesse e questo lo posso confermare. Volevo solo sapere perchè quello che vedo nei video o nei siti che lo vendono, ha il bracciolo con spugna “ergonomica” (giusto?) mentre il mio ha la spugna normale liscia. Devo credere che sia un tarocco o cosa? Grazie in anticipo per la tua risposta. Ciao

    Rispondi
    • 14 Marzo 2016 in 10:40
      Permalink

      Ciao Renato!

      Ho fatto qualche ricerca e, a quanto pare, la Makro ha modificato la spugna del manico passando da quella con “segni ergonomici” ad una versione liscia.
      Anche il nuovo Makro Racer II ha il manico in spugna liscia. Non credo quindi che il tuo sia un “tarocco” ma sia una versione genuina.

      Buona ricerca!
      Leonardo
      AMD Tech Team

      PS Giro i tuoi complimenti a Mauro!

      Rispondi
  • 29 Ottobre 2016 in 21:42
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    buona sera,premetto che possiedo racer2 x spiaggia e gpx 5000 x altro …… senza offesa x nessuno ma mi domando spesso guardando dei video online ,perche sta spazzolata velocissima tipo fulmine ? secondo me e piu che sbagliato in quanto descrimina male ….. si deve dare il tempo che il segnale risale in bobina ….. alcune volte ci si deve inventare il segnale che e inesistente,ma serve ESPERIENZA e ORECCHIO.secondo me la spazzolata va fatta normalmente e non veloce come in gran parte dei video …. non sono un tecnico ma ho semplicemente 20 anni di esperienza con ben 25 chili d”oro ritrovato ……. Saluti

    Rispondi
    • 30 Ottobre 2016 in 16:27
      Permalink

      Ovviamente lo stile di spazzolata va adattato al contesto. Accelerando o rallentando a seconda delle situazioni.
      Quello che hai visto nel video è solo un test. In ricerca reale è necessario adattare lo stile di spazzolata.
      Grazie del commento!

      Leonardo Ciocca
      AMD Tech Team

      Rispondi

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