Metal Detecting e Alimentazione: iniziamo a parlarne?

di Antonio Màngano
(c) 2015 for AMD Tech Team

L’hobby del metal detecting potrebbe sembrare, a primo impatto, un passatempo semplice e rilassante ma in realtà può portare il nostro fisico ad un certo livello di stress biologico. Prima di entrare nel merito dell’alimentazione e della sua integrazione, per colmare quelle che possono essere le carenze nutrizionali, sembra doveroso analizzare prima il comportamento delle nostre strutture fisiologiche quando sono sottoposte a sollecitazioni dinamiche e statiche nel nostro amato hobby…

10814895Appena pensiamo alla classica uscita con il metal detector, ci viene alla mente un senso di rilassatezza, perché si pensa sempre a lunghe e lente passeggiate, senza però soffermarsi sull’impegno fisico: dal braccio che è coinvolto nell’oscillazione della macchina, ai piegamenti sulle gambe quando ci si imbatte in un ritrovamento e quindi anche nell’azione dello scavo.

Facciamo due conti…

Ipotizzando una sovrapposizione ottimale delle spazzolate e considerando una sweep-speed di circa 1 metro al secondo, possiamo dedurre una velocità di avanzamento di circa 30 centimetri al secondo e che quindi, in una regolare uscita con il detector da 3 ore, si traduce in una distanza totale di oltre 3 km di terreno coperto, che a volte diventano 4 o 5 per un avanzamento troppo rapido, vizio di molti sweepingdetectoristi. A primo impatto potrebbe sembrare una sciocchezza, ma se teniamo conto delle condizioni del suolo (pendenze e di sconnessioni in montagna e instabilità della sabbia in spiaggia), 4 km con un detector in mano sono una gran bella fatica.

Cerchiamo di analizzare empiricamente il consumo ipotetico di calorie di una singola uscita: per una persona “standard” dal peso medio di 75 kg, calcolando in modo molto approssimativo con la formula del chilogrammetro, in 4 km di sola camminata si consumano circa 300 Kcal.
Se poi pensiamo al movimento del detector di un metro al secondo in modo longitudinale, facciamo fare davvero molti Km al nostro strumento nel giro di 3 ore, il che si traduce in ulteriore dispendio energetico, in aggiunta ai tanti piegamenti sulle gambe per lo scavo dei target. Consultando alcune tabelle di consumo delle calorie di hobby e sport simili, possiamo approssimativamente calcolare il consumo totale, tenendo conto che si consumano 4 Kcal per Kg per ogni ora: quindi, una persona di 75 kg consumerà circa 900 Kcal in 3 ore. Un numero davvero considerevole, pari al consumo di un atleta che percorre circa 13 km di corsa!

E allora? Cosa fare per iniziare?

TrailMix-300x233Per questo, non possiamo trascurare il sano e giusto apporto di nutrienti per chi affronta un’uscita con il metal detector, gesto ancora più dispendioso in contesti di ricerca difficili, come montagne e boschi. Per chi affronta la sua ricerca di mattina, il pasto essenziale ovviamente è la colazione, molto importante anche per chi non fa nulla in verità, poiché è il primo pasto della giornata dopo il lungo digiuno della notte! Colazione ricca di carboidrati, proteine, vitamine e minerali per affrontare il resto della giornata con molta energia! Frutta, latte vegetale e cereali e sono l’ideale per iniziare al meglio la giornata e magari della comoda frutta secca in bustine al seguito, durante la ricerca, per non rimanere mai senza energie e per ripristinare le proteine dei muscoli! Prossimamente affronteremo il tema della nutrizione in modo più approfondito, analizzando i vari micronutrienti e macronutrienti utili per affrontare al meglio il nostro hobby e per integrare al meglio il post-workout, per evitare gli affaticamenti e la stanchezza nel resto della giornata e nei giorni successivi.

© 2015 by Antonio Màngano for AMD Tech Team.

11110452_10206728430599989_5078526897456552196_nNote Biografiche:
Antonio Màngano è un giovane laureando in Valutazione e Controllo Ambientale presso l’Università di Salerno. Atleta podista tra i più promettenti del Sud Italia e grande appassionato di Metal Detecting da qualche anno, ha da tempo avvicinato anche le discipline che coinvolgono lo studio dell’alimentazione e della sua integrazione. Nella sezione AMD BIO saprà darci utili consigli per il nostro benessere e per avere sempre tanta energia durante la pratica del nostro hobby e nella vita di tutti i giorni. Antonio può essere contattato, per consigli e chiarimenti, anche via email all’indirizzo amdbio@amdtt.it o sul gruppo Facebook Metal Detector Campania (https://www.facebook.com/groups/metaldetectorcampania)

Un pensiero su “Metal Detecting e Alimentazione: iniziamo a parlarne?

  • 5 Dicembre 2015 in 20:18
    Permalink

    Molto interessante. Quando esco col metal, cioà tre/quattro volte/settimana per un totale di 12/16 ore, prevedo una robusta prima collazione, generalmente cereali, fiocchi di avena con latte vegetale, e frutta.

    Quando torno a casa…bè…sono spesso….sfamato. Metal detecting e una sana attività !!

    Domenico (belgio), fedele lettore del sito.

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