TEST: Pala da mare Predator 2.0

Premessa

Mauro/”Mauroki”, l’ormai conosciutissimo vice-direttore di AMDTT, sta accumulando nel tempo un bagaglio davvero importante di esperienza sugli attrezzi da scavo utilizzati nell’ambito del detecting terrestre e marino. E’ stato infatti autore di numerosi articoli su piccozze, digger, sestole e pale da mare. Oggi ci parlerà proprio di uno splendido modello di quest’ultima tipologia di strumenti da scavo: la pala Predator 2.0. Si tratta di un prodotto artigianale ma di livello qualitativo assolutamente al top di categoria.
Vi lascio, da buon “terrestre”, a chi ne sa molto più di me… Buona lettura!

Leonardo/”Bodhi3”
Direttore AMD Tech Team

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Pala Predator 2.0
di Mauro/”Mauroki” © 2014 for AMDTT

Markwollas, costruttore della Predator 2.0
Markwollas, costruttore della Predator 2.0

Durante il mio continuo provare, testare e “combinar casini”, mi sono trovato recentemente a girovagare nel forum Romagna Metal Detector (LINK). Da un po’ di tempo avevo notato le pale create da un utente del forum che usa il nickname Markwollas. Negli intenti del costruttore, le sue produzioni si contrapponevano a quelle di un’altro celebre costruttore dell’Europa dell’Est. La gentilezza e il modo con cui entrava nelle varie discussioni mi avevano convinto a chiedere un preventivo per una pala da affiancare alla mia che, seppur valida, iniziava ad avere alcuni segni di cedimento. Tra le varie pale che Mark propone, quella che più si addiceva all’uso che gli volevo destinare era la Predator 2.0.

Dopo alcuni contatti in privato per definire alcune personalizzazioni che è possibile richiedere, ho dato l’OK e dopo appena due giorni mi è arrivato a casa un pacco imballato in modo impeccabile e molto professionale . Una volta aperto ho potuto apprezzare a pieno i tanti pregi dell’attrezzo che qui vi vado a sintetizzare.

foto 1

La pala pesa 1,3 kg, ed è costruita con acciaio INOX 316 dello spessore di 1,5 mm. Le parti di cui è composta e i fori, sono stati eseguiti con taglio Laser . Le saldature sono eseguite a TIG (Nota di Bodhi3: E’ un tipo di saldatura di elevata qualità che richiede l’utilizzo di apparecchiature professionali da parte di personale specializzato. Vedi WIKIPEDIA). Come se non bastasse, la pala viene trattata con micropallinatura (sabbiata) con polvere di vetro che rende esteticamente uniforme tutto il corpo.

2014-01-08 15.07.03La forma della pala è stata studiata con meticolosità dal costruttore e devo dire che è veramente ben riuscita. Oltre ad un estetica gradevole l’attrezzo presenta tutti gli accorgimenti che la fanno essere una super pala !!! Niente è lasciato al caso. La foratura del corpo è fatta con fori di 8mm, mentre il fondo e stato forato con buchi di 6 mm .

Questo accorgimento permette un ottimo drenaggio e consente di poter setacciare meglio oggetti di piccole dimensioni, che con fori sul fondo più grandi rischierebbero di ricadere in acqua, causando non poche arrabbiature al cercatore . La piccola “costola” anti-schiacciamento posta nel retro della pala, dal lato interno,  oltre ad irrigidire il fondello funziona anche da “rompizolla” favorendo l’operazione di stacciatura .

2014-01-08 15.07.41L’attacco per il palo è realizzato con un tubo (diametro interno 35 mm) sul quale vengono inserite due farfalle che consentono un sicuro e rapido bloccaggio. L’angolo di attacco dell’asta-manico permette un comodo inserimento nella sabbia e la successiva estrazione senza fuoriuscita laterale

2014-01-08 15.07.27

 di materiale.  Io personalmente prediligo i pali da badile in vetroresina perché galleggiano, sono elastici e impermeabili. Mark mi ha proposto quindi di adattare il tubo per le mie esigenze …. niente di meglio. Il retro della pala ha una sorta di piegatura  che offre un comodo appoggio per il piede facilitando il suo inserimento anche nella sabbia più dura che si possa trovare. In realtà, la geometria della pala e così ben riuscita che, su sabbia mediamente morbida, può essere fatta sprofondare foto2anche solo facendola opportunamente vibrare.  Una volta conficcata nell’arenile, appena si inizia a sollevare, la pala inizia subito a drenare sabbia e il “manichetto” che Mark fornisce insieme alla pala, agevola e non da poco l’estrazione e la conseguente setacciatura della sabbia .

Considerazioni finali 

Si tratta di un ottimo attrezzo, veramente resistente. La sto utilizzando da settembre e non sono riuscito nemmeno a scalfirla e vi assicuro che ci ho messo tutto il mio impegno !
Complessivamente la ritengo una pala superiore a qualsiasi attrezzo che ho visto in rete sia di costruttore europeo che USA.

L'Autore del Test, Mauroki/"Mauroki"
L’Autore del Test, Mauroki/”Mauroki”

Se proprio vogliamo trovarle dei difetti, o meglio, suggerire alcune piccole migliorie, io proporrei foratura a foro rettangolare (ma mi rendo conto che realizzarli complicherebbe la vita non poco al costruttore), alzerei i bordi laterali di un cm e farei un piccolo foro sul tubo “porta palo” per il drenaggio dell’acqua . Per il resto, mi fa piacere ribadirlo, la ritengo il Top per la ricerca in mare, e la consiglio a tutti coloro che cercano un attrezzo di alta qualità e dal prezzo più che interessante.

Che dire quando gli italiani si mettono a fare qualcosa non li batte nessuno !!!

Mauro/”Mauroki”

Per informazioni e prezzi, potete contattare direttamente Markwollas alla email markwollas6@gmail.com….

 

2 pensieri riguardo “TEST: Pala da mare Predator 2.0

  • 27 Agosto 2016 in 23:36
    Permalink

    La foratura non può essere stata fatta al laser…ma solo la sagomatura esterna della pala successivamente assemblata. Il taglio al laser ha un prezzo troppo elevato…viceversa la foratura è stata effettuata con una normale macchina punzonatrice. La saldatura Tig “a filo” è un classico e l’acciaio 316 è una scelta di risparmio.

    Rispondi
    • 30 Agosto 2016 in 19:14
      Permalink

      Ne hai mai osservata una da vicino?

      Rispondi

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