THEORY: Piastre DD VS Piastre Concentriche

Concentrica (a sinistra) e DD (destra) viste dal davanti

Oggi un mio amico cercatore (Rollaz) mi scritto che era in procinto di acquistare una piastra concentrica 9×12 per il suo amato Garrett AT PRO. Gli ho chiesto il motivo di questo acquisto tenendo conto che la piastra DD di serie è già capace di ottime performance. Lui mi ha risposto di aver letto nei forum americani che la concentrica si comporta meglio della DD nello “sporco”. Alla mia obiezione dicendogli che “…Di solito le DD (come quella di serie dell’AT PRO) sono più efficaci nello sporco perchè il campo magnetico che emanano è molto più ‘stretto’”, lui mi ha risposto che: “...E’ vero che il campo magnetico è più sottile, ma in presenza di molti bersagli ravvicinati, dicono che la recovery sia migliore quella della concentrica e che sfonda di più. La DD è meglio per il mineralizzato e per zone non super infestate…

E mi ha aggiunto il link alla discussione nel forum del famosissimo Tom Dankowski.

www.dankowskidetectors.com/discussions/read.php?2,9821,9821

Ora facciamo un po’ di chiarezza…

Ringrazio innanzitutto l’amico Alberto “622Mac622” per aver gentilmente reperito i grafici illustrativi.

Dankowski dice esattamente il contrario di quello che il mio amico sostiene. Nel suo breve post fa un esempio teorico con 2 casi distinti:

Caso A:
Moneta sepolta a 7″ e ESATTAMENTE SULLA VERTICALE ma a soli 4 “, c’è un pezzo di ferro/chiodo.

Caso B:
Moneta e chiodo sepolti alla stessa profondità ma UNO ACCANTO ALL’ALTRO.

Nel caso A, Dankowski giustamente sostiene che il campo magnetico della DD, che è più stretto e concentrato, è possibile che si “metta a fuoco” sul chiodo che è ESATTAMENTE SOPRA la moneta e, in questo modo, la mascheri. Usando invece una concentrica, che non ha un campo magnetico concentrato, è più facile che il metal possa non essere ingannato dal chiodo.

Caso opposto è invece quello B, dove la DD, PROPRIO GRAZIE alla particolare forma a “chiglia di nave” ha un grosso vantaggio nel separare target che si trovano UNO ACCANTO ALL’ALTRO.

Ora, per concludere la parte relativa alla “spazzatura”, è bene sempre ricordare che:

1) Le probabilità che 2 oggetti siano esattamente sulla verticale e che, tra l’altro , l’oggetto FERROSO sia più superficiale di quello NON FERROSO, sono molto minori a quelle che i due oggetti siano vicini ma non sulla stessa esatta verticale. Ergo, nello sporco, è sempre meglio (salvo appunto casi “eccezionali”) usare una DD. Ovviamente A PARITA’ DI DIMENSIONI delle piastre.

2) Il tempo di recovery del metal è influenzato sostanzialmente da 2 fattori. Il primo è relativo alla generale reattività della macchina, ovvero ai suoo cosiddetto “Shut-off timing”. Questo è il tempo che la macchina impiega per desensibilizzarsi e ritornare sensibile dopo il rilevamento di un target. Alcuni metal hanno un tempo fisso, altri addirittuta programmabile. Il secondo è legato alle dimensioni del campo magnetico lungo il suo asse orizzontale. A parità di metal e di dimensioni della piastra dunque, una piastra DD avrà sempre un tempo di recovery minore di quello di una concentrica perchè, come saprai, la recovery è legata al tempo che impiega il metal per passare da segnale ZERO a segnale MASSIMO per poi tornare a ZERO. Più è piccola la piastra (o il relativo campo magnetico), a parità di velocità di spazzolata, maggiore sarà la velocità di recovery. Questo perchè l’oggetto ci mette meno tempo a entrare ed uscire dal campo magnetico emesso.

Concentrica VS DDPer quanto riguarda invece il discorso “MINERALIZZAZIONE”, come ho già avuto modo spesso di dire, non è per una chissà quale proprietà “magica” delle DD che queste lavorano meglio rispetto alle concentriche in terreni mineralizzati, ma è semplicemente grazie al minor volume del campo magnetico emesso da questo tipo di piastre che riduce l’impatto della mineralizzazione. Oltre a ciò, i metal detector VLF di ultima generazione sono dotati di un numero maggiore di filtri digitali (4-6-8), rispetto ai modelli più vecchi che, di solito, ne avevano solo 2, per la separazione dei target buoni dalla “nebbia” della mineralizzazione. Questi filtri richiedono una spazzolata più briosa di quella normale per funzionare con piena efficacia. La ridotta dimensione del volume del campo magnetico delle DD rispetto alle concentriche va a vantaggio di questa necessità! Come ho spiegato prima facendo riferimento al tempo di recovery, a parità di dimensioni di piastra e di velocità di spazzolata, il Metal Detector “sente” il segnale della DD come se fosse risultante da una spazzolata “più veloce” rispetto a quella della concentrica proprio per il minor tempo di ingresso-uscita dei target sull’asse orizzontale. Ecco perchè le DD migliorano l’efficacia dei filtri ground presenti nei metal detector VLF.

Happy DDvsConcentric Hunting!

Bodhi3

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