DFX+V3+THEORY: Mixed Mode e Reverse Discrimination…

In questi ultimi giorni, con alcuni amici di ricerca, stiamo affrontando alcuni aspetti tecnici di una delle modalità di ricerca più sofisticate che siano utilizzabili con le macchine White’s di gamma alta (XLT, DFX e Spectra V3/i): il MIXED MODE.

Sintetizzando al massimo (rinvio per i dettagli ai manuale operativi dei rispettivi metal) il Mixed Mode è un settaggio che permette alla macchina di operare CONTEMPORANEAMENTE in modalità MOTION e in modalità NO-MOTION. Come è possibile vi chiederete? E’ semplice… Almeno a parole…

Immaginate, solo a titolo di semplice esempio, che la vostra macchina abbia la discriminazione settata in questo modo:

– Rifiutare tutto il ferro (VDI da -95 a -1)

– Accettare tutto il non-ferro (VDI a 0 a +95)

Esaminiamo ora i vari comportamenti della macchina nel caso di impostazione:

1)      MOTION

2)      NO-MOTION

3)      MIXED MODE

1) MOTION

Ora, se impostiamo il nostro metal in modalità MOTION (ovvero con identificazione del target), esso in linea di massima suonerà solo se la piastra è IN MOVIMENTO (ecco perchè MOTION) e se il target che passa sotto la piastra è, appunto NON FERROSO. Emetterò un tono specifico se il metal è impostato in MONOTONO o un tono con altezza correlata al tipo di metallo se ci troviamo in MULTITONO. Se invece il target è ferroso o non verrà segnalato (soppressione completa del segnale) o verrà annunciato con un suono “spezzato” e non solido (soppressione parziale del segnale).

Elemento chiave di questa modalità, giova ripetere, è la capacità di IDENTIFICARE il tipo di metallo.

2) NO-MOTION

Questa modalità, conosciuta anche come ALL-METAL, è caratterizzata dalla non necessità di movimento della piastra per dar luogo alla segnalazione di un target, molto spesso dalla incapacità di distinguere il tipo di metallo o, in altre parole, di DISCRIMINARE un target, dall’operare con un suono (detto “di Soglia”) completamente diverso da quello Motion e assolutamente svincolato dal tipo di target. Settando quindi il MD in NO-MOTION sentiremo i target ferrosi e quelli non ferrosi esattamente nello stesso modo. Un vantaggio immediato? La notevole maggiore sensibilità rispetto alla controparte MOTION

Elemento chiave di questa modalità: miglior performance assoluta in termini di profondità e di capacità di individuare oggetti minuscoli

3) MIXED MODE

Il MM (Mixed Mode) è una modalità di ricerca che, a quanto mi risulta, è esclusivo appannaggio di alcune macchine della White’s. in poche parole permette alla macchina, come ho scritto sopra, di operare CONTEMPORANEAMENTE in modalità MOTION e in modalità NO-MOTION. In questo caso, se il target è ferroso, il programma di discriminazione farà in modo che il suono sarà identico a quello della modalità NO MOTION, ovvero un bel suono di soglia che varia. Viceversa se il target è di tipo è non-ferroso, il nostro schema di discriminazione attiverà la parte MOTION con conseguente emissione di un tono specifico (MONOTONO) o di un tono correlato al VDI (multitono). In altre parole, con il MM avremo il massimo della duttilità e della potenza di entrambi i modi. E non solo! Come ho già avuto modo di spiegare, “…come ulteriore pregio del Mixed Mode, è la sua capacità di sfruttare la sensibilità di “prossimità” della piastra. In altre parole, mentre in modalità MOTION il target verrà segnalato acusticamente e visivamente solo quando si trova SOTTO la piastra, nel MIXED MODE, grazie alla componente NO-MOTION, il target inizierà ad essere percepito anche PRIMA dell’effettiva copertura della piastra. Tutto ciò è ovviamente dovuto all’ordinario principio di funzionamento dei modi MOTION e NO-MOTION.
Sono sicuro che molti di voi avranno già intuito il significato di quanto appena descritto. Avendo una sensibilità più “estesa” sarà più difficile farsi scappare target per colpa di una cattiva sovrapposizione della piastra. I principianti imparano presto che: “Una cattiva spazzolata è come tenere il metal spento!

Limiti d’uso del Mixed Mode

Ovviamente il Mixed Mode risente di alcuni limiti intrinseci nel suo utilizzo. Innanzitutto, come tutti sanno, utilizzare il Mixed Mode in un terreno ad alta concentrazione di spazzatura metallica equivale a bombardarsi le orecchie con suoni di ogni tipo e intensità. Praticamente l’anticamera alla pazzia più profonda! Il MM da il meglio di se in terreni a scarsa densità di target, dove è possibile apprezzare al massimo le sue doti di potenza e versatilità operativa.

Rimane però un ulteriore limitazione legata alla stessa tecnologia concettuale e implementativa del MM. Come ben analizzò Jeff Foster (che io considero mio primo Maestro e fonte di vera ispirazione) nel suo “Digging Deeper with the DFX” nella ricerca col Mixed Mode, il metal può trovarsi a seconda del tipo di target e della sua profondità, in una di queste 4 casistiche (si tenga a mente lo schema di discriminazione semplice che ho descritto all’inizio di questo articolo).

Come potete vedere, utilizzando il Mixed Mode otterremo una segnalazione di tipo Motion solo in caso di target Non Ferroso che si trovi ad una profondità ancora relativamente limitata e che quindi permetta ai circuiti della sezione Motion di identificare correttamente il target, associarlo ad un VDI e, passando attraverso la scrematura discriminativa, far suonare correttamente il metal detector.

Negli altri casi, a causa delle limitazioni intrinseche del metal, ci troveremo in delle situazioni di ambiguità. Se infatti sentiamo un suono di soglia variare, esso sarà dovuto ad un target ferroso superficiale? Da un target Ferroso profondo? O da un target NON ferroso così profondo che non ha permesso l’attivazione dei circuiti MOTION ma che è stato comunque rilevato da quelli NO MOTION?

Per quanto riguarda i casi 3 e 4 … non c’è nulla da fare… per toglierci il dubbio dovremo comunque scavare… Ma per i casi 1 e 2, come vedete il problema c’è…  Dovremo quindi studiare un sistema per limitare questa ambiguità onde evitare il più possibile di scavare “alla cieca”.

In altre parole…
Con il Mixed Mode e la discriminazione NORMALE… Se sentiamo variare il suono di soglia (NO MOTION)… Abbiamo 2 possibilità su 3 che il target alla fine si rilevi FERROSO…

Uno dei sistemi di ricerca più avanzati, che grazie alle peculiarità del NO-MOTION, possono aiutarci a risolvere il problema che ho appena finito di accennare è chiamato REVERSE DISCRIMINATION.

E’ doveroso premettere che si tratta di una tecnica avanzata e che richiede una certa esperienza d’uso del metal e di pratica applicativa per essere dominata a pieno.

In teoria si tratterebbe di operare, come dice il nome stesso, una INVERSIONE DELLA DISCRIMINAZIONE impostata sul nostro metal detector settato in modalità Mixed Mode.

Se prima rifiutavamo i VDI da -95 (Totalmente Ferroso) a -1 e accettavamo da 0 a +95 (Totalmente Non Ferroso) ora invertiremo esattamente questi valori: ACCETTIAMO DA -95 a -1 e RIFIUTIAMO DA 0 a +95.

“Bhè…A che serve questa stupidaggine?” direte voi… Abbiate un minuto di pazienza e sarà tutto più chiaro…

Ciò che abbiamo fatto non è altro che invertire la programmazione del Metal Detector in modo che “CIO’ CHE PRIMA ATTIVAVA LA MODALITA’ MOTION ORA INVECE ATTIVI LA PARTE NO-MOTION e CIO’ CHE PRIMA ERA GESTITO DALLA MODALITA’ NO-MOTION ORA LO SIA DA QUELLA MOTION”

Sono certo che qualcuno è già arrivato a capire il trucco…

Ecco come cambia la nostra casistica…

Come vedete, se ora sentite il segnale di soglia variare, o è un TARGET BUONO E SUPERFICIALE (Caso 2) o va comunque scavato per scoprirlo (Casi 3 e 4). In questo modo, grazie alla Reverse Discrimination avremo ridotto del 50% le possibilità di scavare e trovare un target non buono…ed in più, grazie alla maggiore sensibilità del modo NO-MOTION, sarà anche possibile trovare target buoni a profondità maggiori rispetto a quelli che troveremmo se il metal fosse impostato con la discriminazione normale!

In altre parole…
Con il Mixed Mode e la discriminazione INVERTITA… Se sentiamo variare il suono di soglia (NO MOTION)… Abbiamo 2 possibilità su 3 che il target alla fine si rilevi NON FERROSO… EVVIVA!!!!

Ovviamente ci sono anche altri sistemi per ridurre questa ambiguità (e se volete ne parleremo) ma nessuna è così performante come quella con Mixed Mode + Reverse Discrimination.

Questa è la teoria e la tecnica… Ora non rimane che andare sul campo e sperimentare!!!

Happy Reverse Hunting!

Bodhi3

3 pensieri riguardo “DFX+V3+THEORY: Mixed Mode e Reverse Discrimination…

  • 14 Luglio 2010 in 18:25
    Permalink

    Si ma se tutte le volte devi “risettare” il metal …. fai prima a scavare … che ne dici ????

    Rispondi
  • 15 Luglio 2010 in 8:48
    Permalink

    Ciao Mauro!
    Puoi benissimo creare un programma ad hoc e salvarlo sul tuo V3i con il nome REVERSE DISCRIMINATION…e caricarlo quando ti serve… 😉

    Ciao TAP!
    Bodhi3

    Rispondi
  • 3 Agosto 2010 in 22:48
    Permalink

    Leo lo sto provando … comunque su v3ì rimane operativa la discriminazione a vdi che può aiutare … ciao

    Rispondi

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