TEST: Nuova piastra/detector XP HF COIL GOLD PROSPECTING 9”

(c) 2017 by Leonardo Ciocca – AMD Tech Team

E’ da alcuni mesi che la casa francese XP ha messo in commercio la nuova piastra HF da 9” per il suo modello di punta, il DEUS. L’azienda transalpina, molto gentilmente, mi ha messo a disposizione un’unità completa (con telecomando, piastra/detector da 11” e 9″ HF,  pinpointer MI-6 e cuffie wireless WS4) aggiornata alla versione 4.0 del firmware, update necessario per poter utilizzare e testare questa nuova piastra ad alta frequenza.

Per chi di voi si è un po’ stupito per il titolo bizzarro di questo articolo “…piastra/detector…”, voglio subito dare una spiegazione per chiarire il tutto.

Per anni la maggior parte dei detectoristi (sia utenti di Deus che non) hanno sempre considerato le piastre di questa macchina…semplicemente delle piastre… In realtà sono molto di più!

In molti credono che il “vero” detector, il cuore della macchina, risieda in quello che viene chiamato TELECOMANDO. Probabilmente perché la maggior parte degli altri metal detector racchiude l’elettronica fondamentale nel control box con display o, al limite, in un box separato.

Sin dalla presentazione del primo modello di Deus, alcuni anni fa, la XP ha letteralmente rivoluzionato questo concetto spostando l’elettronica di base nella piastra e permettendone il controllo wireless attraverso un telecomando o addirittura con delle cuffie senza fili.

In parole povere, il vero detector è la piastra e non il telecomando/cuffie. Questi ultimi servono semplicemente a controllare il cercametalli e a fornire dati visivi e/o acustici all’operatore.

Tenendo conto di questa radicale e innovativa prospettiva, possiamo allora dire che il “SISTEMA” DEUS, è una delle macchine più economiche sul mercato, richiedendo all’utente solo un investimento iniziale più corposo: l’acquisto di un sistema di controllo (cuffie o telecomando), aste collassabili e, ovviamente, di una piastra/detector. Successivamente sarà possibile cambiare le funzionalità operative dello strumento semplicemente acquistando una nuova piastra/detector. In questo modo sarà come avere tanti detector diversi ma controllati sempre in modo semplice e familiare. Non saremo quindi costretti a ricomprare un nuovo detector ogni volta ma semplicemente una sua parte. Immaginate quindi il risparmio effettivo e la sua flessibilità di utilizzo.

La XP infatti non si è posta limiti nello sviluppo di nuove piastre/detector e, dopo questa nuova serie HF, basata su tecnologia VLF/IB e che comprende il modello da 9” DD rotonda che opera con frequenze a 15, 30 e 55 kHz e quella ellittica HF da 15, 30 e addirittura 80 kHz, ha previsto un modello DeepSeeking con bobine ortogonali e chissà quali altri nuovi modelli introdurrà in futuro (Pulse Induction? Multifrequenza?).

Ma entriamo subito nel vivo della recensione…

MECCANICA E ASSEMBLAGGIO

Con la nuova serie HF la XP ha ridisegnato in parte la meccanica delle piastre/detector. Se le prime piastre “Nere” (che funzionano a 4, 8, 12 e 18 kHz) includevano al loro interno tutta l’elettronica di funzionamento, il rice-trasmettitore wireless e la batteria LiPo di alimentazione, nelle nuove HF “bianche” i progettisti hanno separato la batteria portandola all’esterno in modo da poter essere facilmente collocata all’interno dello stem inferiore. Il collegamento con la piastra/detector avverrà con un semplice cavetto che scorre nello stem e che quindi non provoca alcun intralcio.

Montare la nuova HF 9” è questione di secondi. Seguendo le semplici istruzioni fornite a corredo, l’installazione della batteria e il suo collegamento alla piastra/detector è alla portata di tutti.

Non solo l’estrazione della batteria dalla scocca della HF ha reso più semplice e meno invasiva la sua eventuale sostituzione in caso di malfunzionamento o naturale deperimento (per estrarre la batteria dalle vecchie piastre era necessario usare un taglierino ed effettuare un intervento “chirurgico” che in molti non si sono sentiti di fare da soli, richiedendo quindi un intervento specializzato), ma ha reso l’intero sistema Deus più bilanciato, avendo arretrato sullo stem il peso, peraltro ridottissimo, della sorgente di alimentazione.

Per farvi un’idea dei pesi, ecco una piccola tabellina riassuntiva:

Coil Peso in grammi
9″ Standard 340
11″ Standard 458
11”x13″ Standard 570
9” HF 350

 

E non solo… La nuova batteria esterna è da ben 850 mAh, più del doppio di quella standard, garantendo così un’autonomia di utilizzo notevolmente maggiore.

COLLEGAMENTO AL TELECOMANDO/CUFFIA

Per permettere al telecomando/cuffia di controllare la nuova piastra HF sarà innanzitutto necessario un passaggio fondamentale: l’aggiornamento alla versione V4.0 del firmware. Senza questo aggiornamento infatti non sarà possibile collegare ed utilizzare la 9” HF. Per fare ciò dovremo quindi scaricare dal sito internet della XP il pacchetto di aggiornamento per sistemi Windows (ma chi ha MacOS o Linux potrà tranquillamente utilizzare degli emulatori Win o una macchina virtuale).

In pochi minuti, seguendo le semplici istruzioni a video, l’upgrade sarà fatto in maniera veloce e intuitiva.

Riaccendendo poi il telecomando/cuffie, apparirà il rassicurante “V4.0” a testimonianza del successo nell’aggiornamento.

Per permettere il “colloquio” tra telecomando/cuffie e HF, basterà seguire le procedure descritte nel manuale d’uso, facendo solo attenzione ad inserire il codice seriale corrispondente a quello riportato sulla bobina in modo corretto.

Se avrete seguito le istruzioni, in pochi secondi la piastra/detector si inizializzerà e saremo pronti ad utilizzarla.

Ovviamente la prima cosa che faremo è andare nei menù del telecomando per verificare che, nel parametro Frequenze, sia possibile impostare le nuove (15, 30 e 55 kHz) della HF.

I valori di frequenza appena riportati sono relativi ai parametri base. In sostanza è possibile modificare leggermente queste frequenze per contrastare le interferenze EMI o il disturbo di altri detector nelle vicinanze. In soldoni questo significa che sarà possibile settare la frequenza da 13 fino a 15.7kHz, da 26 fino a 31kHz, e da 50 fino a 59kHz. Una bella escursione, non c’è che dire…

Nota: a seconda della frequenza selezionata, il consumo di batteria sarà diverso. Secondo informazioni fornite dal costruttore, l’autonomia sarà la seguente: 20 ore utilizzando la 15kHz – 27 ore con la 30kHz – 28 ore con la 55 kHz.
Non vi stupite di quanto appena detto. È una legge elettrotecnica che vale per qualsiasi modello di detector VLF/IB.

PROVE IN RICERCA VERA SUL CAMPO

Come al solito inizio i miei test portando la HF 9” sul campo. Trovo infatti poco utili i test in aria che, sebbene possano darci un’idea di massima, non rappresentano affatto le reali capacità dei prodotti.

Ho quindi portato il Deus V4 su un primo campo agricolo lavorato, a mineralizzazione piuttosto bassa, che in precedenza aveva dimostrato essere piuttosto “fruttuoso” in termini di target. Campo enorme, coltivato a grano, con steli falciati da poco alti da 3 a circa 10 cm.

La leggerezza della piastra fa subito la differenza… È un vero piacere spazzolare con il Deus con una bobina così agile.
Ecco il settaggio che ho usato:
Programma Factory “PROFONDO”
– Sensibilità a 95
– Discriminazione a 10
– Frequenza di partenza 15 kHz (poi variata durante la ricerca…)
– Risposta Audio a 5
– Silenziatore a -1
– Volume del Ferro a 3
– Reattività a 1 (Spazzolare sugli steli di grano implica un naturale rallentamento dato dalla resistenza degli steli medesimi)
– 4 Toni

La frequenza a 15 kHz è stata scelta perché, in precedenza, ho trovato numerosi target ad alta conduttività e di dimensioni non proprio piccolissime.

Come sistema di bilanciamento ho optato per l’Automatico vista la poca variabilità del terreno. Poche “pompate” ed ero pronto alla ricerca.

La macchina, con le impostazioni indicate sopra, si è rivelata davvero stabilissima. Non sono passati che pochi secondi dall’inizio delle spazzolate che ho sentito il primo target potenzialmente “buono”.
VDI alto, piuttosto stabile, circa 82-84. Scavo e trovo subito un bel bottone in rame.
Niente di eccezionale ma le premesse sono più che buone.
Vado avanti e dopo meno di 3 minuti un altro target interessante suona attraverso le mie cuffie WS4.
Scavo e a circa 15 cm esce la prima moneta! Un Vittorio Emanuele del 1865. Il segnale era assolutamente solidissimo e stabile con indicazione del VDI ferma come una roccia.

Proseguo ed apprezzo davvero molto la stabilità della piastra/detector 9” HF, soprattutto per la sua precisa discriminazione del ferro piccolo. Ovviamente, come accade per tutti i detector VLF, i grandi oggetti di ferro lo ingannano producendo segnali buoni ma, grazie all’esperienza maturata sul campo ed alcuni “trucchetti” del mestiere, riesco ad evitare moltissime buche a vuoto.

Un consiglio che do ai novizi, che siano utenti Deus che di altre marche, è quello di curare molto la centratura quando si intercetta un target segnalato come potenzialmente “buono”. Più si centra bene il target migliore sarà la qualità del segnale che il detector si troverà ad interpretare. Questo assunto è specialmente valido quando si ha a che fare con oggetti ferrosi di grandi dimensioni o quando si usa la macchina con impostazioni di Sensitivity molto pompate: i target vengono rilevati anche quando sono periferici alla piastra ma, come ho già avuto modo di spiegare in un mio precedente articolo, le indicazioni del detector possono essere davvero fuorvianti. Starà alla vostra esperienza (o alla vostra pazienza nel leggere i miei suggerimenti…ahahaha) saper gestire queste situazioni al meglio.

Dopo aver trovato altri target interessanti, ho deciso di spostarmi in una differente location per mettere alla prova la HF 9” in un contesto più ostico.

Mi sono recato nel locale parco pubblico della mia città: un vero ricettacolo di ogni tipo di trash umanamente possibile… Strappi di lattina, tappi a corona e a vite, ferraglia, chiodi, carta stagnola (per fortuna italiana e non belga!), lattine di bibite etc. etc. etc.

In questo contesto ho modificato il settaggio aumentando la reattività dello strumento a 3 e andando a creare delle Notch Disc ad hoc per ridurre i fastidi provocati dagli strappi di lattina.
Per chi fosse interessato, nei prossimi giorni pubblicherò questo settaggio Expert (mamma mia che parolone!) dedicato espressamente alla ricerca in contesti come questi.

Utilizzando la frequenza a 15 kHz la macchina si è rivelata un’autentica COIN MAGNET! Piacevolissima da usare e produttiva in maniera quasi imbarazzante. Unico problema? I tappi a corona sepolti a pochi cm di profondità. Ma ecco che la nuova HF mi ha permesso di aggirare l’ostacolo in maniera straordinaria.

Semplicemente passando alla frequenza a 55 kHz ho praticamente reso insensibile il Deus alla maggior parte dei tappi a corona. Praticamente il detector non li rileva affatto a differenza delle altre frequenze.

 

Sebbene qualcuno potrebbe ritenere questo un difetto, esso ha una spiegazione logica se si conoscono le basi teoriche dei detector VLF. I tappi a corona sono, nella maggior parte dei casi, composti da due metalli: ferrosi e non ferrosi ad alta conduttività. All’aumentare della frequenza la sensibilità del detector ai metalli non ferrosi ad alta conduttività viene a scemare in maniera drammatica. Ecco quindi che la 55 kHz risulta quasi sorda alla quantità di metallo ad alta conduttività che compone il tappo a corona.

Nota: Ecco quindi che una semplice conoscenza teorica può aiutarvi nelle impostazioni dei vostri detector. Per chi fosse interessato ad approfondire questi aspetti, e molti altri, vi suggerisco di leggere il mio libro “Teoria e Tecnica Avanzata del Metal Detecting”. Trovate il link in home page che vi indirizzerà su Amazon.

In contesti come i parchi o, come vedremo poi, nelle spiagge asciutte, l’uso delle frequenze 15 e 55 kHz sarà ottimale. La 30 kHz, vero Jolly di questa macchina, sarà invece più proficua in contesti “ibridi” dove si deve fronteggiare una mineralizzazione di una certa rilevanza, senza sacrificare troppo profondità e sensibilità ai target che più fanno gola ai detectoristi italiani (e non solo).

ANDIAMO AL MARE?

Approfittando di una breve vacanza, ho portato il mio Deus HF sulle spiagge di Montesilvano (PE). Mi sono goduto qualche giornata di mare, sole, relax, ho ritrovato vecchi amici con i quali sono cresciuto durante le vacanze scolastiche dell’infanzia e, con l’occasione ho potuto mettere alla prova il detector in contesto marino.

Come saprete, il Deus permette di spazzolare anche in presenza di mineralizzazione salina/alcalina. Tra l’altro, al momento della presentazione del prototipo della V4.0 (alla quale ero presente ed ho avuto l’onore di incontrare di persona il presidente, fondatore e capo progettista XP Alain Loubet), era stato annunciato un notevole miglioramento delle prestazioni del Deus in spiaggia asciutta e soprattutto bagnata.

L’autore insieme ad Alain Loubet

Chi conosce un po’ di teoria del metal detecting saprà che i metal detector VLF/IB monofrequenza (e il Deus appartiene a questa categoria anche se permette di selezionare una tra più frequenze) si trovano sempre in difficoltà con la mineralizzazione salina, specie in battigia, dove è possibile la contemporanea presenza di mineralizzazione ferrosa (sabbia grigio-nera) che salina. Anche se il detector può bilanciare la sabbia bagnata (grazie al parametro SPIAGGIA ON) che varia il range di bilanciamento, l’utilizzo pratico è stato (con le piastre standard e con firmware 3.2 e precedenti) spesso decisamente sottotono se non mediocre.

La V4.0 ha decisamente migliorato le prestazioni del Deus in questi contesti di ricerca e, sebbene siano molto lontani da quelle offerte da macchine multifrequenza o BBS/FBS, risultano assolutamente gratificanti.

Ovviamente ero piuttosto scettico che una piastra/detector a frequenze così elevate come quelle implementate dalla HF potessero dare prestazioni di rilievo. Con vero piacere mi sono dovuto ricredere!

La macchina si comporta in maniera strepitosa in sabbia asciutta (ma questo è il minimo) ma soprattutto mi ha colpito la sua productivity in battigia e in piccola immersione (5-10 cm). È vero che sarete costretti a piccole modifiche ai settaggi di base (variabili a seconda del tipo di sabbia che avete) ma ho trovato i risultati operativi oltre le mie migliori previsioni.

Non solo il Deus HF è in grado di operare in battigia senza “impazzire” ma lo fa con risultati davvero sorprendenti per essere un VLF ad alta frequenza.

Sicuramente dovrete sopportare qualche falso segnale in più ma, con un’opportuna combinazione di sensibilità, risposta audio e silenziatore, vi stupirete della sua flessibilità ed efficienza.

LET’S GO TO BRITAIN!

Un altro interessante contesto di ricerca che ho avuto la fortuna di esplorare col Deus HF sono stati i meravigliosi campi arati nei pressi di Norwich, Inghilterra, in occasione del raduno annuale del Metal Detecting Forum, uno dei forum più conosciuti in Gran Bretagna. Facendo parte della delegazione della Federazione Italiana Metal Detecting (www.fimd.it) che ha partecipato al meeting annuale dell’ECMD (European Council of Metal Detecting) ho avuto la fortuna, insieme ai miei compagni di viaggio Francesco, Edoardo, Giovanni, Matteo e Lucia, di andare a spazzolare anche nel rally che in quei giorni si è tenuto nelle campagne vicine a Norwich.

Terreno poco mineralizzato, piuttosto sabbioso, facile da scavare, ma letteralmente infestato da Green Waste (seguirà a breve un articolo dedicato) ovvero da trash di tipo metallico come pezzi di alluminio, ferraglia varia etc.

In questo contesto ho potuto stressare parecchio il Deus HF soprattutto alla ricerca delle ambitissime “hammered coins” (monete martellate) in mistura d’argento, sottilissime e di piccolo diametro.

Grazie all’alta frequenza (30 e 55 kHz) della HF ho potuto trovare la mia prima “Hammie” suscitando non poca invidia tra i partecipanti locali che però sono stati davvero cortesi e gentilissimi con me e con gli altri cercatori italiani nell’aiutarci nell’identificazione dei target.

Vista l’enorme quantità di trash ero preoccupato dalla separazione dei target. Fortunatamente la presenza di steli di grano falciato, come è accaduto nel primo campo italiano, hanno reso più lenta la mia spazzolata ma, nello stesso momento, molto più produttiva dato che la maggior parte dei detectoristi presenti (diverse centinaia) evidentemente non avevano tanta voglia di spazzolare “strusciando” la piastra in mezzo alle stoppie lasciandomi parecchi target.

In due giorni ho trovato anche io un bel po’ di target, sebbene i campi fossero popolati da centinaia di detectoristi britannici e di mezza Europa.

Una cosa che ho notato è che spesso la HF, in presenza di target ferrosi di una certa dimensione, tende a produrre un VDI fisso pari a 6 e un tono abbastanza alto. Questo tono potrebbe inizialmente confondere l’utente, ma il VDI lo aiuterà a capire che si tratta di un trash.

La precisione di centratura dei target è elevatissima e non ho mai avuto problemi nell’individuazione precisa dei target anche molto profondi. Personalmente, invece di utilizzare il pinpointer integrato, preferisco spazzolare velocemente sopra il target mentre lentamente arretro la piastra/detector. Quando smette di segnalare il target, esso si troverà esattamente sulla verticale sotto la punta anteriore della bobina. Si tratta di un sistema molto diffuso e che, con la HF, si è rivelato precisissimo e veloce.

TEST IN AMBIENTE CONTROLLATO

Come al solito ho testato la 9” HF anche nel mio testbed. 5 monete da 20 EuroCent sepolte a 5 cm, a 12-15 cm (con accanto un chiodo di ferro), a 20 cm, 25 cm e 28 cm in terreno mineralizzato da ematite.

Tutti i test sono stati superati in maniera brillante con tutte e tre le frequenze operative. Solo la moneta a 28 cm, utilizzando la 55 kHz, mi ha dato un po’ di problemi rilevandola con una certa difficoltà.

Il test con mattoni refrattari altamente mineralizzati è stato passato piuttosto bene, con un netto vantaggio (ma c’era da aspettarselo) della 15 kHz rispetto alla 30 e alla 55.

La prova con i microtarget ha invece evidenziato lo strapotere della 55 kHz che è riuscita a sentire un filo in oro 24k del diametro di 1mm a più di 5 cm sottoterra e anche una minuscola (0.6cm di diametro) hammered coin a 12 cm.

La gestione dell’Iron Masking è stata ancora migliorata nella V4.0 grazie anche ad un nuovo valore intermedio (2.5) di Reattività che permette una impostazione ancora più raffinata della V3.2.

Grandi novità anche per gli amanti delle monete in nichelio o in Acmonital, che nelle versioni precedenti del firmware erano praticamente invisibili anche impostando la disc a 0. La V4.0 permette addirittura di impostare una discriminazione negativa (fino a -6.4) e finalmente il Deus riesce a sentire questo tipo di target.

ALTRI TEST SU CAMPO

Non contento di tutte le prove che ho fatto, ho portato la HF in terreni mineralizzati e con presenza di forti EMI. Mi ha davvero stupito da stabilità e la performance anche delle frequenze alte in questi contesti. Mi sarei aspettato che, quantomeno con la 55 kHz, la macchina si arenasse un po’ sui terreni ricchi di ematite che ci sono dalle mie parti e invece mi sono dovuto ricredere, e di che tinta!

Le EMI tra l’altro, grazie alla notevole escursione del frequency shift che è possibile impostare, non sono quasi mai un problema. Volendo, in casi estremi, è sempre possibile abbassare la Sensibilità e aumentare il TX Power. Purtroppo, per un piccolo bug della V4.0, per variare il TX Power con la HF sarà necessario (a differenza delle piastre standard) ricorrere ad un semplice escamotage.

Se infatti stiamo lavorando, per esempio, a 15 kHz e cerchiamo nei menù di accedere al settaggio Expert del TX, non lo troveremo. Per tornare ad accedere a questo parametro dovremo prima cambiare la frequenza operativa (30 o 55 kHz) e poi tornare alla frequenza originale. A questo punto, magicamente, ci sarà data la possibilità di poter variare quel parametro. Si tratta di un piccolo bug che sicuramente la XP correggerà nelle prossime versioni.

CONSIDERAZIONI FINALI

Leonardo/”Bodhi3″

La piastra/detector HF 9” mi è piaciuta davvero tantissimo. Agile, performante, ultrasensibile, versatile e stabilissima praticamente in ogni contesto. Sebbene sia nata per il prospecting (ricerca dell’oro nativo), è così flessibile da poter essere utilizzata in maniera produttiva e divertente anche per la ricerca di monete, relic, militaria etc. su tutti i tipi di terreni e spiagge del nostro Paese.

Il prezzo (vi invito a contattare il vostro rivenditore di fiducia per un preventivo), tenendo conto di quanto detto finora, è assolutamente ragionevole sempre tenendo conto che non si sta acquistando una semplice piastra, ma bensì un vero e proprio nuovo detector.

Concludendo, non posso che raccomandare l’acquisto della HF a tutti coloro che vogliano migliorare le prestazioni generali del proprio Deus, con predilezione per la ricerca di oggetti minuscoli e/o ultrasottili.

Vorrei a questo punto ringraziare calorosamente la XP Metal Detector francese e soprattutto il Sig. Alain Loubet per avermi messo a disposizione il sistema Deus completo. Sono davvero grato per la fiducia dimostrata nei miei confronti e verso l’AMD tutta. Ringrazio anche Gary Blackwell, responsabile comunicazione XP, per il supporto fornito e per la sua gentilezza.
Saluto poi gli amici Matteo, Sergio, Riccardo, Alessandro e Gianluca e tutti gli altri per i preziosissimi consigli che mi hanno aiutato ad imparare ad usare il Deus in maniera molto più divertente e proficua.

Ora cosa aspettate ad andare a spazzolare? Ci sono miliardi di target che vi aspettano!

Leonardo Ciocca
AMD Tech Team

E: lciocca@amdtt.it

Per informazioni sulla 9” HF e sul Deus: www.xpmetaldetectors.com

 

2 pensieri riguardo “TEST: Nuova piastra/detector XP HF COIL GOLD PROSPECTING 9”

  • 22 Settembre 2022 in 16:20
    Permalink

    Salve,mi chiamo Luca Tarsetti e sono neofita in quanto ereditato dal mio povero cugino appena scomparso,un Deus XP hf coil Gold prospecting. Come potrei fare l’aggiornamento del telecomando? Grazie

    Rispondi

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